La premessa di essere inseriti in un contesto internazionale non rappresenta novità per la nostra Difesa ed è infatti da tempo che le nostre Forze Armate collaborano con Forze Armate estere. I servizi di informazione stessi ormai da tempo interagiscono all’unisono non solamente per la Difesa europea ed anche trans-nazionale. Il punto di riflessione quindi è focalizzato sul miglioramento dei processi, procedure, tecnologie e metodologie per migliorare i sistemi a garanzia dell’ordine dei singoli Paesi. Non vi è dubbio che lo scambio di informazioni per aiutare al miglioramento, a volte, porta ad una vera e propria concorrenza tra singoli ed organizzazioni ad essa connessa. Il mondo sta girando a ritmi piuttosto elevati e ciò che oggi è attuale domani è superato, è palese che la razionalità non modifica nel tempo. La logicità consequenziale della organizzazione delle singole attività legati a degli obiettivi strategici è di per sé facilmente controllabile, proprio perché è rappresentata da pura razionalità. Ciò che invece è difficilmente controllabile è l’irrazionalità, l’imprevedibilità e la clandestinità. Quindi ci si chiede come migliorare i processi di intelligence sulla base di quanto finora esposto. Sicuramente l’informazione e la tecnologia sono fondamentali ai processi di miglioramento ed è prevedibile definire cosa accadrà con una creazione sempre più efficace di una rete internazionale. Proviamo a visualizzare le nuove industrie della Difesa cinese, gli avanzamenti tecnologici dei giapponesi, la crescita dell’Australia, l’America e l’Europa che si stanno sempre più unendo negli interessi politici ed economici. Vi è una trasformazione veloce e costante in atto. Sicuramente vi sarà una concentrazione di risorse in base alle esigenze territoriali, dove ogni Paese contribuirà in base alle proprie capacità e mezzi disponibili. A tal proposito, esiste l’esigenza di cambiare l’organizzazione dei nostri ministeri che dovranno sempre più adeguarsi e caratterizzarsi in attività non più solamente italiane. Le tecniche di gestione, come le tecniche di project management, saranno sempre più utilizzate sia per l’organizzazione dei singoli progetti, sia per la gestione ed il controllo interno. Il Documento di Programmazione Economico e Finanziario, diventerà sempre più un documento di pianificazione programmatica-economica per la realizzazione di progetti e la gestione delle Pubbliche Amministrazioni. La trasparenza dei risultati sarà sempre più ben definita, dove sarà necessaria la sola analisi degli scostamenti di risultati per monitorare la gestione nei livelli di scomposizione delle P.A. Il motivo per il quale si raggiungerà tale risultato risiede essenzialmente nel fatto che altri Paesi già adottano tali sistemi che hanno permesso di migliorare i risultati gestionali ed operativi aumentando, in tal modo, anche il livello di benessere ambientale delle risorse umane coinvolte. Inoltre, per dare un veloce sguardo al futuro, potremmo immaginare una organizzazione mondiale sempre più promiscua di popoli, ai quali la Sicurezza interna diventa sempre più una esigenza generale e dove la integrazione di intenti ha un ruolo sostanziale per il benessere generale. La ricerca applicata e sperimentale diventerà sempre più la base di scambio internazionale di nuove applicazioni, esperimenti nell’ottica di apportare vantaggi ad interessi analoghi di diverse realtà. In considerazione degli ingenti finanziamenti stanziati dalla Commissione Europea, le attività di ricerca non saranno più dedicate a singoli enti territoriali, bensì ad enti interessati di nazionalità diverse, evitando il rischio di creare una serie identiche di ricerche. Concludo asserendo che, il mondo globale della nostra Difesa si troverà a difendere non solamente se stessa e non solamente il proprio territorio. E’ nostro dovere iniziare a ragionare su tale linea di pensiero, esattamente come altri Paesi seguiranno lo stesso.
Simona D’Eugenio